Il Diavolo canta all’Opera
Il Diavolo all'Opera di Massimo Padalino edito da Arcana
S’intitola Il Diavolo all’Opera, lo ha pubblicato da poco Arcana (304 pagg., 22 euro), e lo ha scritto Massimo Padalino. Un viaggio tra venti titoli, celebri e meno, nella storia della musica lirica attorno a un unico protagonista: Satana. Venti tappe tra i due mondi che raccontano come e quanto…
S’intitola Il Diavolo all’Opera, lo ha pubblicato da poco Arcana (304 pagg., 22 euro), e lo ha scritto Massimo Padalino.
Il Diavolo all’Opera
Un viaggio tra venti titoli, celebri e meno, nella storia della musica lirica attorno a un unico protagonista: Satana. Venti tappe tra i due mondi che raccontano come e quanto il Bel Canto e la Grande Musica abbiano presentato il Male dentro e fuori l’essere umano costruendo un palcoscenico che, preso d’insieme, può esso stesso essere considerato il luogo per una corposa grand-opéra.
Pescando qua e là troviamo la Lulu di Alban Berg (con libretto tratto da Frank Wedekind), che gira intorno con voce critica su quel totem creato dall’uomo (leggi: maschio) dell’eterno femminino; lo psicodramma L’Angelo di fuoco di Sergej Prokofiev; l’Otello di Giuseppe Verdi, dove la natura diabolica dello Jago shakespeariano è pari al lavoro su di esso fatto con la penna da Arrigo Boito; il Doktor Faust, dove ammiriamo il lavoro di Ferruccio Busoni sul celeberrimo testo Goethe.
Particolarmente felice il lavoro di Padalino su Le Grand Macabre di György Ligeti, opera contemporanea che si
sviluppa in un “viaggio surreal-stralunato all’interno di un universo parallelo nel quale aleggia lo spirito di certi tipi strambi” come lo definisce l’autore. Un’opera (che Ligeti stesso definì anti-anti) con gli stessi spaventi su tela di Pieter Bruegel e Hieronymus Bosch e tracce di Franz Kafka e Boris Vian qua e là.
Il Lucifero di Padalino
Padalino riesce nel connubio tra informazione storica e narrazione letteraria.
Il Diavolo all’Opera infatti può essere letto come un romanzo stralunato in compagnia di Lucifero che alla fine, come una maschera dal doppio volto, può avere l’immagine del Lucifero trovato nelle opere passate alla storia oppure quello dell’autore che le propone. Consigliato non solo agli appassionati del genere.
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