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I Cream

Disraeli Gears
 dei Cream
 edito da Atco Records, 1967

Fin dal debutto con Fresh Cream il gruppo si fece notare per l’approccio compositivo caratterizzato da una notevole parte di improvvisazione legata al mondo del blues; che conquistò da subito un nutrito gruppo di sostenitori. Con il secondo disco, appunto Disraeli Gears, la band abbandonò gli stilemi classici del blues, facendoli confluire in suoni più psichedelici…

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Tre nomi che hanno fatto la storia del rock (nella sue più diverse sfaccettature): Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker. Nell’ordine chitarra, basso e batteria, lo scheletro di una rock-band. Questi sono i Cream, gruppo inglese che da 1966 al 1969, con solo tre album, è riuscito a dare una netta impronta alla rivoluzione rock.

I Cream

Cream

Fin dal debutto con Fresh Cream il gruppo si fece notare per l’approccio compositivo caratterizzato da una notevole parte di improvvisazione legata al mondo del blues; che conquistò da subito un nutrito gruppo di sostenitori. Con il secondo disco, appunto Disraeli Gears, la band abbandonò gli stilemi classici del blues, facendoli confluire in suoni più psichedelici. Cambiamento che li portò ad aumentare notevolmente le vendite e il coinvolgimento del pubblico ai propri concerti, in tutte le parti del mondo.

Disraeli Gears

Il disco vede come produttore e arrangiatore Felix Pappalardi e fin dalla primo brano (Strange Brew) mette in luce le straordinarie capacità del trio. Ma è con il pezzo successivo Sunshine Of Your Love che i Cream mostrano la loro grandezza: Jack Bruce in primo piano, anche con una notevole prestazione vocale, tesse una trama sonora con il suo basso che Clapton e Baker sfruttano al massimo, con un assolo memorabile e un accompagnamento leggero ma incisivo.

Disraeli Gears dei Cream

Nei brani successivi questa magia si ripete più volte, lasciando al basso un ruolo da orditore di suoni e agli altri due strumenti quello di creatore di arabeschi sonori. Così pezzi come World Of Pain, Dance The Night Away, Tales Of Brave Ulysses, confermano le doti artistiche dei Cream.
In Disraeli Gears i Cream non accantonano del tutto la lezione del blues, così la possiamo ritrovare in canzoni come Outside Woman Blues, Take It Back e nel traditional Mother’s Lament. Un trittico di brani che chiude il disco e che ci fa capire quale sono le radici del gruppo, e di quanto questo genere musicale abbia influenzato tutta la popular music del XX secolo.

Riccardo Santangelo

1 Commento
  1. […] controverso, con all’attivo più di 100 dischi incisi, oscilla sempre nella considerazione della critica e del pubblico tra il genio e il […]

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