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Thomas Tafirenyika Mapfumo

"Rise Up" 
Thomas Mapfumo & The Blacks Unlimited
 prodotto da Real World Records 2006

Non ha mai abbandonato la lotta e la sua scrittura musicale ha sempre avuto come obiettivo quello di contrastare gli abusi, politici, sociali e religiosi, perpetrati nel suo paese. Così anche con Rise Up (album composto lontano dall’Africa) Mapfumo continua la sua battaglia…

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Musica come riscatto sociale, come lotta politica, come affermazione di identità nazionale, e non solo come intrattenimento e prodotto commerciale. Ma è anche vero che in qualche modo la storia della musica si può leggere interpretandola da tutti e due i lati; che a volte possono anche coincidere. Questa bivalenza a volte è più marcata se si va a studiare l’ambiente culturale dell’Africa: continente con una lunghissima storia musicale, ma che ha saputo emanciparsi politicamente in un periodo abbastanza recente. E l’ha fatto anche grazie alla spinta di musicisti, che all’impegno commerciale hanno affiancato quello sociale e di riscatto politico.

Thomas Tafirenyika Mapfumo

Thomas Tafirenyika Mapfumo

Certamente una di queste figure carismatiche è Thomas Tafirenyika Mapfumo. Nato nel 1945 a Marondera, allora Sud Rhodesia oggi in Zimbabwe, si trasferì a Salisbury (ora Harare) dove iniziò la carriera suonando nei locali pezzi di Elvis Presley, Otis Redding, Sam Cooke, Beatles, Rolling Stones. Cantava in inglese, e fu la scelta successiva di iniziare a comporre in Shona (etnia originaria di Mapfumo e lingua della regione), che fece svoltare la propria carriera.

La novità fu in un primo momento osteggiata dal pubblico locale (che a volte arrivarono anche a deriderlo), ma in seguito si rivelò fondamentale per lui. Da quel momento decise di trasformare la musica del suo paese, inserendoci elementi (e strumenti) provenienti dalla musica popolare contemporanea occidentale (reggae, rock, soul e jazz); creando così un genere che lo stesso artista definì “chimurenga” (cioè “lotta”).

Caratteristica ulteriore di questo genere divenne anche la scrittura dei testi, che si rilevarono piuttosto espliciti, dal punto di vista

della ribellione politica e sociale, tanto da essere considerato come portavoce del movimento di liberazione dello Zimbabwe. Ottenuta l’indipendenza, per un certo periodo Mapfumo appoggiò la politica di Robert Mugabe (suonò nel 1980 in un concerto celebrativo insieme a Bob Marley), per poi successivamente divenire un suo acerrimo detrattore, sempre attraverso canzoni politicamente impegnate, attaccando anche direttamente Mugabe, e pubblicando nel 1989 l’album Corruption. Questo lo portò a essere perseguitato e osteggiato dal governo, fino a quando non decise di trasferirsi in Oregon (Stati Uniti), dove tuttora vive.
Non ha mai abbandonato la lotta e la sua scrittura musicale ha sempre avuto come obiettivo quello di contrastare gli abusi, politici, sociali e religiosi, perpetrati nel suo paese.

Rise Up

Così anche con Rise Up (album composto lontano dall’Africa) Mapfumo continua la sua battaglia. Nelle canzoni presenti nel disco si possono ritrovare le infinite influenze che l’hanno reso famoso: dall’Afro jazz alla musica Shona, al rock e al reggae; dove melodie e ritmo, strumenti africani ed elettrici, trovano un armonioso sodalizio, anche nei casi in cui il suono può sembrare grezzo.

Riccardo Santangelo

1 Commento
  1. […] scorrere la tracklist del disco per accorgersi della potenza artistica: Balla balla ballerino, Il parco della luna, La sera […]

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