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Frank Zappa

Freak Out! The Mothers of Invention edito da Verve, 1966

In Freak Out! si alza ancora di più il bersaglio parlando abbastanza apertamente di sessualità, e della stupidità dei tabù legati a essa.
Questo album fu il primo passo per Frank Zappa nel mondo della produzione musicale, e i Mothers of Invention furono lo strumento che utilizzò per scardinare, da questo momento in poi, qualsiasi convinzione musicale dei decenni successivi…

Quasi mai tirato in ballo per spendere sciocchi raffronti  tra il passato e il presente, Frank Zappa non ha avuto eredi “veri” che possono accostare il proprio nome al suo. Certamente per il compositore e musicista di Baltimora non è mai stato possibile una catalogazione certa; questo è dovuto al fatto che la sua musica si è mossa in ogni genere in cui potesse trovare spazio la sua creatività: rock, blues, jazz, fusion, progressive, avanguardia, con riferimenti satirici, al cabaret e alla musica classica. Così l’avere la presunzione di volersi misurarsi a un cotanto “genio artistico” diventa subito una grande montagna da scalare.

https://youtu.be/-Wq83j4Eilo

Frank Zappa

La produzione artistica di Zappa è sterminata: più di sessanta album pubblicati in vita e altrettanti postumi, con un archivio inedito (in mano agli eredi) ancora da scoprire. In tutto questo repertorio Zappa ha sempre inserito un tocco di novità e eccentricità, che mai si è uniformata alle mode del momento.

Fino al 1966 Frank era un ragazzo talentuoso, curioso verso repertori poco conosciuti nell’ambiente “non accademico”, come le composizioni di Edgard Varèse, ma anche orientato verso il blues, rhythm and blues e rock. Fu proprio per questo amore verso questi generi musicali che in quell’anno, in modo fortuito, formò i Mothers (che poi presero il nome di Mothers of Invention): una multietnica band di cui divenne il leader, e di cui facevano parte Ray Collins (voce, armonica, tamburello), Jimmy Carl Black (batteria), Roy Estrada (basso), Elliot Ingber (seconda chitarra solista & chitarra ritmica) e lo stesso Frank Zappa (direzione musicale, chitarra & voce). Fu l’incontro con il produttore della MGM Ted Wilson, che credette di essere al cospetto una band di rhythm and blues, che permise ai Mothers of Invention di entrare in sala di registrazione per il loro primo album: Freak Out!

Freak Out !

La situazione forse sfuggi di mano: a Zappa non gli sembrava vero di poter registrare quel mondo sonoro fantastico che aveva in testa. Iniziò a metter su nastro pezzi che mescolavano rhythm and blues, doo-wop, blues, rock, insieme ad arrangiamenti orchestrali. L’entusiasmo che si respirava in sede di registrazione portarono Zappa a invitare in studio anche i “freaks” del Sunset Boulevard di Los Angeles. A loro vennero affidate una serie di strumenti a percussione, che suonate sotto la direzione dello stesso Zappa. L’album prende forma poco a poco e fin da subito si ha la percezione di essere di fronte a una nuova avanguardia sonora.

Il titolo dell’album Freak Out! è una espressione gergale che indica il “dar fuori di matto”, lo “sballare”, molto di moda tra i giovani della generazione di quegli anni. Lo stesso Frank ci spiega cosa per lui vuol dire “freak”, e in qualche modo anche il senso del disco: «Sul piano personale è un processo mediante il quale una persona abbandona vecchi e consunti modi di pensare, vestire, comportarsi e il galateo sociale, per esprimere creativamente il rapporto con l’ambiente circostante e con la società nel suo insieme. A livello collettivo quando un certo numero di freaks si riunisce e si esprime creativamente attraverso la musica o la danza, ecco un freak out. I partecipanti già emancipati dalla nostra schiavitù sociale nazionale, vestiti nel modo che più li ispira, realizzano come gruppo il loro potenziale di libera espressione».

L’innovazione

Il risultato è un album epocale: è probabilmente il primo concept album della storia (precedendo il Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, per stessa ammissione di Paul McCartney); ma anche il secondo doppio-album della storia del rock, anticipato da Blonde on Blonde di Bob Dylan uscito un mese e mezzo prima. Zappa nella sua scrittura musicale si spinge oltre al consono, ma non si ferma qui; nei testi rappresenta la società statunitense succube e ossessionata dai media (televisione soprattutto), costituita da persone con poca cultura e senza cervello, in balia di una presunta intelligenza autoritaria. Inoltre in Freak Out! si alza ancora di più il bersaglio parlando abbastanza apertamente di sessualità, e della stupidità dei tabù legati a essa.

Questo album fu il primo passo per Frank Zappa nel mondo della produzione musicale, e i Mothers of Invention furono lo strumento che utilizzò per scardinare, da questo momento in poi, qualsiasi convinzione musicale dei decenni successivi.

Riccardo Santangelo

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