Fratelli coltelli, parte la nuova trilogia di Don Winslow
Edito da HarperCollins Italia
Città in fiamme è l’esaltazione della tattica delle alleanze, il puzzle delle strategie più azzardate, l’assenza di un futuro che non sia altro che la ripetizione di un presente che conosce solo i dogmi del proprio sangue…
Dopo la sontuosa trilogia dedicata ai cartelli della mafia messicana (Il potere del cane, Il cartello, Il confine), Don Winslow si fa carico di un’altra epopea in tre libri di cui il suo nuovo romanzo, Città in fiamme (HarperCollins Italia) è il primo capitolo.
Città in fiamme
Al centro, una delle tante guerre fratricide americane. Clan irlandesi, italiani e neri che, tra corruzione e senso della fedeltà familiare, vivono unicamente per rafforzare il proprio potere nell’illegalità per restare a galla in un mondo che non riescono a guardare che come proprio giardino.
Don Winslow è un talento unico dell’intreccio e della spinta della storia. E qui non delude. La partenza di questa nuova trilogia è al fulmicotone. Nuove figure di criminali la cui sola presenza basta a rendere il luogo in cui gravitano un ordigno pronto a saltare in aria. Tra tutte si erge l’irlandese Danny Ryan, vero caposaldo del romanzo, personaggio disegnato con sfaccettature plurime che ne danno un profilo psicologico carico e di forte richiamo.
Città in fiamme è l’esaltazione della tattica delle alleanze, il puzzle delle strategie più azzardate, l’assenza di un futuro che non sia altro che la ripetizione di un presente che conosce solo i dogmi del proprio sangue.
La storia
Siamo in un’America di provincia ai giorni nostri. Providence e Perryville (dove lo scrittore è cresciuto) come New York e Chicago
per rendere l’idea di una terra che si combatte da sola. Il New England come Hollywood e Las Vegas (dove saranno ambientati rispettivamente il secondo e il terzo capitolo intitolati Città di sogni e Città in cenere), raccontato con la crudezza che l’ex investigatore privato nonché esperto di antiterrorismo e consulente giuridico, ci ha abituato negli oltre venti romanzi che ha pubblicato.
Una storia che sa essere addirittura epica, anche nei momenti in cui la bassezza umana dimostra come non sa conoscere frontiere quando si tratta di procedere con la forza delle viscere e del sangue che ribolle. Winslow cita esplicitamente Omero, Virgilio e il mondo classico greco-romano per un aggancio coi luoghi dell’azione che sa di solenne e per conferire il legittimo peso ai conflitti feroci che danno ai loro attori un peso letterario che vuole parlare in qualche modo agli eroi epici di Iliade, Eneide e Odissea.
Winslow ha affermato ultimamente che vuole dare un taglio alla letteratura per dedicarsi con tutte le sue forze a evitare la rielezione di Donald Trump alle prossime presidenziali americane. Non prendiamolo sul serio. Almeno del tutto. E aspettiamo di avere tra le mani la seconda tappa della saga.
Corrado Ori Tanzi