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La Milanesiana indaga sulle Omissioni

Toccherà venti città italiane dal 4 giugno al 3 agosto 2022

Sarà Omissioni il tema portante della ventitreesima edizione della Milanesiana, la manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi che, tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport (riportando per intero il sottotitolo del festival stesso). Con più di 60 incontri, oltre 150 ospiti da tutto il mondo e 9 mostre (queste ultime prorogate fino al 15 settembre)…

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Un appuntamento che, di anno in anno, cresce per corpo e interesse acquisendo una centralità evidente nel panorama dei più celebri eventi culturali del nostro Paese. 

La Rosa di Battiato si fa Ucraina

Rosa di Battiato simbolo del La Milanesiana 2022

Un appuntamento che, di anno in anno, cresce per corpo e interesse acquisendo una centralità evidente nel panorama dei più celebri eventi culturali del nostro Paese. 

La Rosa disegnata da Franco Battiato che, sin dalla prima edizione è il simbolo del festival, quest’anno vestirà i colori dell’Ucraina grazie alla rielaborazione di Franco Achilli. Una scelta fortemente voluta dalla stessa mamma della Milanesiana e spiegata in sede di presentazione dell’evento al Piccolo Teatro Grassi, presente il sindaco di Milano Beppe Sala.

«Abbiamo scelto Omissioni come tema – ha spiegato Elisabetta Sgarbi – per concentrarci su quello che avremmo dovuto e potuto fare e non abbiamo fatto, che avremmo potuto e dovuto dire e non abbiamo detto. Un tema che ha una gamma vastissima di declinazioni: morali, politiche, giuridiche, estetiche, anche: non esiste letteratura senza Omissioni, come insegnava Eco. E come simbolo abbiamo vestito la Rosa dei colori dell’Ucraina. Non abbiamo potuto e voluto sottrarci al rumore della storia, e questa guerra, come anche altre guerre, entrerà in questa Milanesiana.»

No al bando delle voci russe

Da sempre donna e professionista per niente incline a scelte scontate e politicamente corrette, l’ideatrice della Milanesiana non si è fatta portatrice del bando alle voci russe così tanto perseguito da media e istituzioni culturali italiane. « C’è, tra le altre, la

Elisabetta Sgarbi ph Julian Hargreaves

letteratura russa, di una grande scrittrice russa, Ludmila Ulitskaya, che dialogherà con scrittrici di altre latitudini culturali, come è giusto e normale che sia – ha continuato Sgarbi – . Lei vuole la Pace, che in questo momento vuol dire almeno questo: sapere che c’è un aggressore e un aggredito.».

Dialogo tra arti

Da Milano (che resta l’epicentro della manifestazione) a Gardone Riviera, da Torino ad Ascoli Piceno passando per Firenze, Venezia, Livigno, Bormio, Faenza (e il catalogo non finisce qua), La Milanesiana entrerà nelle giornate pubblico attraverso il dialogo tra diverse discipline, arricchendosi di riflessioni e approfondimenti attraverso un polifonico crossover che vedrà come protagonisti artisti e intellettuali di sicuro profilo, come Abdulrazak Gurnah (Premio Nobel per la Letteratura 2021) , Claudio Magris, Massimo Cacciari, Andrew Sean Greer (Premio Pulitzer 2018), Edith Bruck, Noam Chomsky, Ludmila Ulitskaya, Leila Slimani (Premio Goncourt 2016), Vittorio Sgarbi, Vinicio Capossela, Uri Caine, Ramin Bahrami, Alice, Giordano Bruno Guerri. 

Ma anche qui, i lettori confidino, la lista continua ottima e abbondante. Per maggiori info e per conoscere l’intero programma della Milanesiana.

Corrado Ori Tanzi

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