In Corsica degenera la manifestazione per Colonna
Ieri in tutta la Corsica le proteste hanno imperversavato
Scontri sono scoppiati tra i manifestanti e la polizia durante le proteste organizzate in memoria di Yvan Colonna, l’attivista indipendentista Corso ferito in un attacco in prigione e morto 2 settimane fa in carcere…
Ieri ad Ajaccio, in Corsica, si è tenuta una manifestazione dal tema “Giustizia e verità per Yvan Colonna” su invito della sua comunità, che comprende politici, studenti e dirigenti sindacali.
Nella protesta iniziata nel distretto di Salines, i manifestanti si sono scontrati con la polizia quando sono arrivati davanti al Governatorato della Corsica. Gli scontri sono stati molto violenti da ambo le parti e la manifestazione pacifica si è trasformata in una guerriglia.
I manifestanti sostengono che stavano procedendo pacificamente quando sono stati attaccati dalla polizia con lacrimogeni e cannoni ad acqua senza motivo.
La polizia sostiene di aver risposto con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per difendersi dal lancio di vari oggetti come bottiglie molotov ed esplosivi fatti a mano ad opera dei manifestanti.
Circa 30 manifestanti sono rimasti feriti durante la manifestazione.
Striscione “Stato francese assassino” dispiegato
I manifestanti hanno cantato “Assassinio dello Stato francese” e hanno srotolato uno striscione con questa frase.
Scontri sono scoppiati anche nei pressi della questura di Furiani, nei pressi della città di Bastia.
Secondo i dati ufficiali, si afferma che alle manifestazioni hanno partecipato 4mila persone, mentre gli organizzatori delle proteste hanno annunciato che 14mila persone sono scese in piazza.
Yvan Colonna
Colonna, condannato per l’omicidio del governatore della Corsica Claude Erignac, è stato aggredito da un altro detenuto il 2 marzo nel carcere di Arles, in Francia, dove era detenuto, ed è caduto in coma. Colonna è morto il 21 marzo. Dall’aggressione in carcere di Colonna si sono tenute numerose manifestazioni in Corsica, la prima è durata due settimane, con l’appello dei sindacati, del governo e dei Corsi, per sostenere Colonna e per richiedere l’autonomia dalla Francia.
I Corsi sospettano che nell’aggressione, il fascicolo è stato chiuso come aggressione ad un detenuto causata da motivazioni islamiche, in realtà sia stata orchestrata dal governo francese o che comunque poteva essere evitata rinchiudendo in una prigione corsa Colonna.
Le perplessità di Jonathan Siksou
Emmanuel Macron sta giocando con il fuoco. Quando vediamo bruciate le bandiere francesi, attaccate le stazioni di gendarmeria,
la situazione è molto grave”, ha commentato Jonathan Siksou a proposito della Corsica.
Le promesse mai mantenute fino ad ora
I governi precedenti a Macron hanno sempre risposto negativamente alle richieste di “autonomia” avanzate per molti anni dalle autorità della Corsica.
Durante la campagna elettorale presidenziale del 2017, il presidente francese Emmanuel Macron aveva promesso di dare “autonomia” alla Corsica, cosa che poi non è accaduta.
Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, che si è recato sull’isola dopo gli eventi, ha annunciato di poter accettare “l’autonomia” della Corsica. L’incontro programmato per questi giorni in cui avrebbero dovuto continuare le trattative è stato rinviato a causa delle violenze, afferma l’entourage di Gérald Darmanin.
Gérald Darmanin negli incontri di Marzo con il governo Corso aveva sostenuto che se Macron fosse stato rieletto avrebbero parlato di autonomia per la Corsica, suscitando nei più scettici una reazione di diffidenza perchè una promessa tale fata in periodo elettorale poteva apparire come una ricerca di voti o una proposta senza fondamento nel caso Macron non venisse rieletto.
La Redazione
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