Esito degli incontri di Gerald Darmanin in Corsica
Il Ministro dell'interno si è recato in Corsica il 16 e 17 Marzo 2022
Già prima del viaggio in Corsica il Ministro aveva affermato che sono pronti ad andare fino in fondo con l’autonomia della Corsica. L’incontro è stato organizzato in seguito all’aggressione di Yvan Colonna e la guerra civile che è scoppiata in Corsica…
Gerald Darmanin, il 15 Marzo, aveva affermato che si sarebbe impegnato in una “discussione senza precedenti sulla questione istituzionale”. Un processo che, dice, sarà “logicamente avviato durante il secondo mandato del Presidente della Repubblica” se Emmanuel Macron verrà rieletto. Gérald Darmanin, che è stato recentemente incaricato del “fascicolo corso” dell’Eliseo, si è detto “pronto a passare all’autonomia. Poi la domanda è cosa sia questa autonomia. Dobbiamo discuterne”.
I dubbi dei Corsi
Il Fronte Corso si chiede come possa essere possibile affermare di essere pronti a parlare di autonomia per la Corsica, di cui non è stata neanche specificata la forma, se fra un mese o poco più potrebbero non essere più al governo. Una parte crede sia una mossa per riprendere i voti dei corsi che sono andati persi per la questione Yvan Colonna, un’altra vorrebbe una risposta definitiva immediata perchè le promesse fatte oggi potrebbero non vedere la luce nel futuro, ma tutti sono aperti al dialogo.
L’11 Marzo, quando Gilles Simeoni ha annunciato da Jean Castex la revoca dello status DPS di Pierre Alessandri e Alain Ferrandi, Gilles Simeoni ha avuto una reazione mista tra felicità e rabbia, perchè il popolo corso invocava da anni questa scelta che avrebbe potuto evitare l’aggressione di Yvan Colonna.
Il sostegno del ministro alle forze dell’ordine e la promessa di chiarezza su Colonna
Il ministro dell’Interno, che ha espresso il suo sostegno alle forze dell’ordine, ha anche fatto del ritorno alla calma un presupposto per qualsiasi discussione: “Non può esserci dialogo sincero in una democrazia sotto la pressione delle bombe agricole e della
presenza, o ubiquità, di forze dell’ordine”.
Gerald Darmanin riconosce anche una “responsabilità” dello Stato nell’aggressione dell’attivista nazionalista. “C’è una responsabilità dello stato come protettore del popolo sotto la sua responsabilità, in questo caso i prigionieri”.
Il ministro dell’Interno si è anche impegnato a dire “la verità su quanto accaduto a Yvan Colonna” nel carcere di Arles.
Il programma della visita di Gérald Darmanin in Corsica
16 Marzo 2022
Il Ministro dell’Interno ha incontrato Gilles Simeoni nel primo pomeriggio, prima di un incontro con il Presidente dell’Esecutivo, il Presidente dell’Assemblea della Corsica e i Presidenti dei gruppi politici.
Intorno alle 16:30, Gérald Darmanin ha incontrato le forze politiche, economiche e sociali della Corsica con un breve incontro con la stampa intorno alle 18:00.
Ritorno ai primi scambi con i funzionari eletti e le forze economiche e sociali della Corsica per avviare un processo di confronto senza precedenti alle 21.20
17 Marzo 2022
Il ministro dell’Interno ha incontrato le forze dell’ordine ad Ajaccio e Portovecchio.
Alle 10.00 ad Ajaccio ha dialogato con il Rettore e al Presidente dell’Università della Corsica.
Conferenza stampa di Gérald Darmanin dopo gli incontri di dialogo
Dal Presidente della Repubblica che deve essere un uomo di dialogo, alla mia prima richiesta di un’appuntamento con gli esponenti corsi che hanno subito accettato l’incontro di dialogo. Ho incontrato parlamentari con sensibilità politica
Dato che non poteva essere presente all’assemblea Nazionale il Presidente della Repubblica, ho incontrato io Gilles Simeoni, il Presidente dell’Esecutivo, il Presidente dell’Assemblea della Corsica, i presidenti dei gruppi politici, i rappresentanti socio culturali dell’isola e le forze economiche, il Rettore e il preside dell’Università della Corsica.
Siamo andati fino all’una di notte ieri a parlare e confrontarci, per lo scambio, per capire la via da intraprendere e il
abbiamo parlato dell’avvenire della Corsica in modo che quando tornerò nel continente potrò riportare al Presidente quello che penso sia il sentimento dei funzionari eletti e delle persone che ho incontrato.
Ma ovviamente é evidente che le provocazioni in atto e l’ apertura al dialogo delle persone che ho incontrato meritano attenzione.
La Redazione