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Il Commercio cinese +16% a febbraio 2022

La Cina conferma l'obiettivo di crescita del PIL nel 2022 al 5,5%

Il commercio internazionale cinese è aumentato del 15,9% a gennaio e febbraio di quest’anno, secondo l’ultimo comunicato dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi (GACC), che ha combinato i dati commerciali dei primi due mesi a causa del capodanno cinese…

Sulla base dei dati preliminari pubblicati il ​​7 marzo 2022, il totale degli scambi con i partner esteri ha raggiunto i 973 miliardi di dollari, con un aumento del 15,9% rispetto agli 834 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. Le esportazioni sono cresciute del 16,3% rispetto all’anno precedente a 545 miliardi di dollari, mentre le importazioni hanno totalizzato 429 miliardi di dollari, con un aumento del 15,5%.

Unione Europea

Andamento Cina 2022

L’Unione Europea è il primo partner commerciale con 137 miliardi di dollari di scambi totali, con un aumento del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le esportazioni cinesi verso i membri dell’UE sono cresciute del 24,2%, mentre le importazioni cinesi sono diminuite dello 0,2%, a causa della forte contrazione delle importazioni dalla Germania (-1,9%) e dai Paesi Bassi (-17,5%). Complessivamente, la Germania è il principale partner della Cina nell’UE, con un commercio totale di 37 miliardi di dollari (+6,8%), seguita dai Paesi Bassi (20 miliardi di dollari, +15,3%), Francia (13 miliardi di dollari, +13,6%) , e l’Italia (13 miliardi di dollari, +23,5%). Per quanto riguarda l’Italia, va evidenziato che la Cina ha aumentato le sue esportazioni verso l’Italia del 39,1% nei primi due mesi dell’anno, mentre le importazioni cinesi dall’Italia sono cresciute dell’1,5%.

I membri dell’ ASEAN

I membri dell’ASEAN rappresentano insieme il secondo partner commerciale della Cina, con un commercio totale di 137 miliardi di dollari, in aumento del 13,1% rispetto all’anno precedente, nonostante il calo del 4,7% degli scambi tra Cina e Vietnam, primo partner commerciale della Cina tra Paesi dell’ASEAN, dopo l’aumento del 67% registrato nei primi due mesi del 2021.

Gli Stati Uniti sono il terzo partner commerciale e la principale destinazione delle esportazioni cinesi: nei primi due mesi dell’anno la Cina ha esportato negli USA oltre 92 miliardi di dollari (16,8% del totale delle esportazioni cinesi, +13,8%), mentre le importazioni dagli USA nello stesso periodo sono stati 32 miliardi di dollari, +8,3% rispetto all’anno precedente.

RCEP entrato in vigore il 1°Gennaio 2022

Il 2022 è anche l’anno del RCEP, entrato in vigore il 1° gennaio 2022 dopo essere stato ratificato dalla Cina e da altri nove membri (ovvero Australia, Brunei, Cambogia, Giappone, Laos, Nuova Zelanda, Singapore, Thailandia e Vietnam). La più grande zona di libero scambio per PIL aggregato dei suoi membri mira a fornire un accesso maggiore e più libero ai mercati dei principali paesi dell’Asia e del Pacifico, riducendo le tariffe e le barriere agli investimenti. Insieme, i partner di RCEP hanno rappresentato il 29,8% del commercio cinese totale nei primi due mesi di quest’anno (290 miliardi di dollari, con un aumento del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 nonostante il rallentamento degli scambi con Giappone e Australia); in particolare, la Cina ha acquistato dai partner RCEP il 34,9% delle sue importazioni totali.

La Cina conferma l’obiettivo di crescita del PIL nel 2022 al 5,5%, ha annunciato il 5 marzo il premier Li Keqiang in apertura dell’Assemblea nazionale del popolo

Il dato è superiore alla stima del Fondo Monetario Internazionale, che nel suo rapporto di gennaio prevede una crescita della Cina

Li Keqiang, andamento mercato Cina 2022

nel 2022 al 4,8%, e della Banca Mondiale, che prevede il 5,1% per la Cina, il 4,4% per la crescita globale, il 4% per gli Stati Uniti Stati, 3,9% per l’eurozona e 3,8% per l’Italia.

Il dato di crescita 2021 si conferma all’8,1% in linea con le previsioni pubblicate da diversi organismi internazionali; inoltre il Premier ha fissato l’obiettivo di 11 milioni di nuovi posti di lavoro nei centri urbani entro il 2022, disoccupazione al 5,5% e controllo dell’inflazione con un indice dei prezzi al consumo (CPI) al 3%.

L’Assemblea Nazionale del Popolo

L’Assemblea Nazionale del Popolo presenterà inoltre nuove linee guida strategiche per lo sviluppo economico del Paese. Negli ultimi anni la Cina ha introdotto diverse misure per facilitare gli investimenti dall’estero e ridurre l’impatto dell’emergenza sanitaria. Nonostante la pandemia, nel 2020 la Cina è diventata la principale destinazione degli IDE (investimenti diretti esteri) e il 2021 si è confermato un anno positivo per gli investimenti esteri in Cina: secondo i dati diffusi dall’Ufficio Statistico e dal Ministero del Commercio, nel 2021 con nuovi investimenti esteri a +24% rispetto al 2020. In termini di capitali, i flussi di IDE dall’estero sono stati pari a 173 miliardi di dollari, +20% rispetto al 2020.

Nel 2020 è entrata in vigore la nuova Legge sugli Investimenti Esteri, che equipara il trattamento delle entità con capitale estero a quelle con capitale nazionale, con un impatto significativo sull’operatività delle joint venture, la cui governance sarà molto più simile alle tradizionali WFOE.

Altre misure includono la riduzione del numero di settori inclusi nelle liste negative, ad esempio nel settore automobilistico, e l’introduzione di misure volte a ridurre l’impatto fiscale. Ad esempio, Pechino ha esteso la non imponibilità di alcune indennità percepite dai lavoratori stranieri, introdotto una tassazione del 15% per i talenti stranieri nel Guangdong e nell’Hainan, un’aliquota fiscale speciale per le società tecnologiche e gli hub regionali per le grandi multinazionali.

La Redazione

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