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Più ricerca e innovazione per il futuro dell’Europa

AST tra i primi firmatari del Manifesto consegnato alla plenaria della Conferenza

Invitiamo la Conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre tale fondamentale settore al centro del dibattito sulle sfide e priorità dell’Unione…

È questo il messaggio dell’Appello-Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe, lanciato lo scorso novembre da APRE e già firmato dalle più prestigiose organizzazioni e associazioni dell’intera comunità europea di ricerca e innovazione. 

FAST

I firmatari, e tra i primi c’è anche la FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, rappresentano oltre 600 università, più di 400 centri di ricerca e RTO, 140 associazioni di categoria del mondo industriale e della piccola e media impresa, oltre 150 organizzazioni regionali e locali.

Tra gli aderenti italiani ci sono Confindustria, CRUI, Unioncamere, Confartigianato, CNR, ENEA, INFN, INGV e altri maggiori centri di ricerca, le principali università. E ovviamente la FAST.

Il Manifesto

La conferenza sul futuro dell’Europa

La conferenza sul futuro dell’Europa è un’opportunità unica per i cittadini europei di riflettere e dibattere sulle sfide e le priorità dell’Europa: un esercizio dal basso incentrato sui cittadini affinché gli europei possano dire la loro su ciò che si aspettano dall’Unione.

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Come affermato in la dichiarazione congiunta, l’UE deve fornire risposte inclusive ai nostri compiti che definiscono la generazione: realizzare le transizioni verde e digitale, garantire un’economia equa, sostenibile e competitiva, affrontare le sfide geopolitiche nel mondo post-COVID-19 ambiente.

La ricerca e l’innovazione hanno dimostrato di essere fattori chiave per affrontare tali sfide e pertanto le questioni di R&I sono state sempre più preminenti nell’agenda politica dell’UE. Il piano di ripresa per l’Europa NextGenerationEU mobiliterà risorse significative per sostenere le attività di ricerca e innovazione. Il 2021 ha segnato anche il lancio di Horizon Europe, l’UE più ambiziosa

Programma di ricerca e innovazione sempre con un budget di 95,5 miliardi di euro in sette anni. Nonostante il suo ruolo centrale, la ricerca e l’innovazione non figurano tra i temi prioritari selezionati della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Non c’è dubbio che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sarà in gran parte legato ai nostri risultati nel campo della scienza e della tecnologia. La Conferenza offre l’opportunità di riflettere ancora una volta sul ruolo vitale che la R&I svolge per la prosperità e il benessere degli europei, e così per nutrire in definitiva i nostri valori comuni di pace e libertà.

C’è anche uno slancio che l’Europa deve cogliere. La pandemia ha portato la scienza e la tecnologia al centro del dibattito pubblico. L’importanza della collaborazione internazionale nel campo della ricerca e dell’innovazione non è mai stata percepita così chiaramente dall’opinione pubblica. Lo sviluppo e la produzione di vaccini Covid in tempi record è uno straordinario risultato scientifico reso possibile da investimenti pubblici e privati ​​in R&S senza precedenti.

Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa, la preparazione e la resilienza

Ricerca e innovazione per il futuro dell’ Europa

dell’Europa, accelerare la doppia transizione verde e digitale e sostenere le aspirazioni dell’UE di un’autonomia strategica aperta. A tal fine, ad esempio, l’Unione dovrebbe aumentare le proprie ambizioni sul rilancio in corso dello Spazio europeo della ricerca, progettare un quadro politico dell’innovazione più forte per il nuovo decennio e concepire un approccio di finanziamento pubblico e privato rafforzato a prova di Europa per la ricerca e lo sviluppo.

Dietro tutto ciò, sarà fondamentale un dialogo aperto tra scienza, tecnologia e società promuovere un impegno dei cittadini più dedicato e proattivo nelle attività di ricerca e innovazione, in modo che gli europei continuino a condividere i valori scientifici e a riconoscere il contributo della scienza e la tecnologia al progresso e alla loro vita quotidiana.
Pertanto, invitiamo la conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire le questioni di ricerca e innovazione nei prossimi mesi, in modo da porre la ricerca e l’innovazione al centro della il dibattito sulle sfide e priorità future dell’UE.
Per secoli l’Europa è stata la patria del progresso scientifico e tecnologico mondiale:
oggi più che mai, gli europei dovrebbero svolgere un ruolo attivo per fare della ricerca e dell’innovazione la base per costruire l’Europa del futuro.

Alberto Pieri

“La sottoscrizione del Manifesto è ritenuto un impegno irrinunciabile della FAST”, sottolinea il segretario generale della Federazione Alberto Pieri. “Lo testimoniano i quasi 125 anni di storia (fondata nel 1897) sempre orientati a scienza, ricerca, tecnologia; le molte collaborazioni ai programmi europei, come confermano il ruolo di National organizer fin dal 1989 per EUCYS-European Union Contest for Young Scientists con il concorso I giovani e le scienze e i molti studenti eccellenti avviati alle carriere scientifiche; l’adesione da decenni alle reti europee ora concentrate in EEN-Enterprise Europe Network; la formazione e l’aggiornamento per i tecnici.

Non c’è dubbio che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sia in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione devono essere ritenute fondamentali per guidare la ripresa post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione.

La Redazione

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