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Criminali, tremate. Le sorelle Miralles sono arrivate

La Presidente edito da Sellerio

Berta e Marta sono le due ultime figlie letterarie di Alicia Giménez-Bartlett, proprio lei, la mamma dell’ispettrice Petra Delicado. Hanno trentadue e trent’anni rispettivamente, sono sorelle, sono ispettrici appena uscite a pieni voti dall’Accademia e sono nei guai. È stato affidato loro il primo incarico, e fin qua tutto normale…

Si chiamano Berta e Marta Miralles. Hanno trentadue e trent’anni rispettivamente, sono sorelle, sono ispettrici appena uscite a pieni voti dall’Accademia e sono nei guai. È stato affidato loro il primo incarico, e fin qua tutto normale, prima o poi si deve pur iniziare. Devono scoprire chi è stato a uccidere Vita Castellá, presidente della Comunità Valenciana, trovata esanime in un lussuoso albergo di Madrid, fatta fuori col cianuro, e anche questo, seppur non proprio usuale come caso d’esordio, può rientrare  in un razionale giro del destino.

La Presidente di Alicia Giménez-Bartlett, edito da Sellerio

Quello che non sanno, ma che subito annusano e presto comprendono, è che né la politica né le alte sfere della giustizia hanno un vero interesse che il caso venga risolto. Il Potere decide che è meglio scrivere che la presidente è morta d’infarto e l’indagine deve essere solo un pro forma. Cosa di meglio quindi che assegnarla a due pivelline piene di insegnamenti teorici ma prive della pur basica esperienza di campo?

Berta e Marta sono le due ultime figlie letterarie di Alicia Giménez-Bartlett, proprio lei, la mamma dell’ispettrice Petra Delicado, e il romanzo ha per titolo La presidente, che, come per tradizione per la scrittrice castigliana, viene pubblicato da Sellerio.

Il giorno e la notte

Il giorno e la notte dell’esistenza, la A e la Z dell’alfabeto sono le sorelle Miralles, che vivono insieme a Valencia, base anche dell’indagine. Alla più grande, Marta riconosce una maggiore vocazione per fare questo mestiere, tanto le viene naturale di non mostrare un briciolo di sensibilità e usare gli altri senza preoccuparsi di oltrepassare i limiti. Insomma, una vera poliziotta la cui massima priorità sono le indagini e solo le indagini. 

Marta invece non è così. Malata di una curiosità morbosa sul caso che non la fa dormire la notte, dotata di un carattere per niente domabile, lei ama la vita goduta, la buona cucina, il buon bere, il buon sesso. La vita è un’arancia? Bene, datemela che la spremo e me la bevo.

L’intelligenza dell’imperfezione

Di certo le due, nel provare a capirci qualcosa di quel banco di nebbia investigativa che le ha sorprese appena messo fuori il naso

Incipit de La Presidente di Alicia Giménez-Bartlett, edito da Sellerio

nel mondo del lavoro, non sono solo coraggio da vendere, tenacia, incoscienza e cocciutaggine. In questo nuovo elogio dell’imperfezione come patrimonio ineguagliabile dell’essere umano, Giménez-Bartlett gioca sui contrasti (dove è padrona di casa per chi ben ricorda le baruffe tra l’ispettrice Delicado e il suo braccio destro Garzón) per far emergere un’intelligenza che è propria solo delle persone capaci di fare un passo indietro da se stesse e uno avanti verso l’altro. 

Sia chiaro, Berta e Marta Miralles vivono di luce propria e i lettori (e in Italia sono tanti) che amano le narrazioni di questa maestra del noir (ma regalatevi pure la lettura dei suoi romans-durs e ne resterete affascinati) le accoglieranno con grande attenzione, ma non è pensabile evitare un raffronto con quel totem letterario che è diventato negli anni Petra Delicado. 

Un confronto naturale

Così, in prima battuta, chi vi scrive ha percepito in entrambe briciole dell’ispettrice di Barcellona (di cui sappiamo uscirà almeno un’altra avventura). La personalità dura di Berta rimanda alla sfacciataggine di Marta, l’apertura ai piaceri della vita di quest’ultima è compensata dalla maggiore attitudine a stare sul pezzo della sorella maggiore e in questo quadro i lettori respirano la buona e calda aria di casa. Inoltre, l’inclinazione per entrambe a camminare fuori dai regolamenti per rispettare la legge e portare a casa il risultato è un trait d’union che marca l’opera in nero della scrittrice, un polmone di libertà fuori dalle pastoie della burocrazia e dal rispetto della forma quando questa si rivela una zavorra (a dir la verità le due sorelle agiscono in piena libertà anche e soprattutto per legittima difesa e dignità personale, ma questa è un’altra storia).    

Ovvio, la somma di Berta e Marta non fa Petra, sarebbe un torto tanto a loro quanto all’autrice, ma è questo che in primis  faranno i lettori, perché è naturale e umano che sia così. Si raccolgono petali d’amore, li si mettono insieme in qualche modo e si riconosce che sono la pasta che creò un amore al momento ancora più grande. Il primo e indimenticato. 

Ma se ci vogliamo bene e non smettiamo di chiedere ad Alicia Giménez-Bartlett la sua voce sulla Spagna della contemporaneità (perché anche questo fa il noir), eccole qui le terribili sorelle Miralles, combattive e brillanti, pronte a regalarci quadri di un’esposizione della modernità in cui il mestiere di vivere è già di per sé un movente sufficiente per mettersi a studiare e imparare a come stare in equilibrio.

Corrado Ori Tanzi

3 Commenti
  1. […] Miralles, le due nuove protagoniste scese dalla mano di Alicia Giménez-Bartlett e raccontate ne La presidente (Sellerio editore), il nuovo romanzo della grande scrittrice spagnola, una sorta di sfida che la […]

  2. […] Il presente aricolo è stato pubblicato da The Follow Up News, media telematico di cui sono retattore, il 19 gennaio 2023. Se volete leggerlo nella forma originale questo è il link: https://www.followupnewsworld.com/cultura/letteratura/2023/criminali-tremate-le-sorelle-miralles-son… […]

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